Bonus Impianti Elettrici 2021
Avere l'impianto elettrico a norma di legge è sempre fondamentale, ancor di più quando si ristruttura la propria abitazione o si acquista una nuova casa. Questo tipo di intervento talvolta richiede un investimento molto importante. Per questo motivo, il governo concede una detrazione per la realizzazione dell'impianto elettrico casalingo. L'agevolazione concessa a chi decide di dare inizio ai lavori di rifacimento dell'impianto elettrico è pari al 50% della spesa sostenuta, che può ammontare ad un massimo di 96.000€; ciò garantisce un importo massimo di 48000€ che sarà possibile portare in detrazione (50% della spesa massima di 96000€). L'accesso alla detrazione con aliquota agevolata è, però, vincolata ad una serie di requisiti tecnici, rappresentati da una serie di certificazioni e documenti specifici. È fondamentale che l'impianto sia a norma, che rispetti, cioè, la CEI 64-8; tale norma definisce le prescrizioni previste per la realizzazione degli impianti elettrici. Avere l’impianto elettrico a norma non significa solamente essere in linea con la legge, ma anche, e soprattutto, garantire la sicurezza dei residenti. A tal proposito è assolutamente necessario affidarsi ad un professionista in grado di effettuare i rilievi del caso e di presentare l' apposita la certificazione. È obbligatorio quindi essere in possesso della Dichiarazione di Conformità (DiCo) nel momento in cui viene installato un impianto elettrico, idraulico, riscaldamento, ecc. In caso di irreperibilità del documento sopraindicato è obbligatorio produrre la Dichiarazione di Rispondenza (DiRi). In caso di mancanza di questi documenti è possibile richiederli al nostro ufficio tecnico. I lavori che possono essere portati in detrazione possono essere inerenti alla prima o seconda casa indistintamente ed essere sostenuti da: Proprietari o nudi proprietari; Titolari di un diritto reale di godimento, come usufrutto, uso, abitazione o superficie; Locatari o comodatari; Imprenditori individuali per i beni non rientranti fra i beni strumentali, non inerenti cioè all'attività d'impresa; Soci di cooperative divise o indivise; Soggetti indicati nell'articolo 5 del Tuir che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali. Nel caso in cui sia stato stipulato un contratto di preliminare di vendita, l’acquirente può effettuare i lavori e godere successivamente del bonus se: E' stato immesso nel possesso dell’immobile; Il compromesso è stato regolarmente registrato; I lavori di ristrutturazione sono svolti a suo carico. Tale aliquota agevolata resterà in vigore fino al 31 Dicembre 2021.
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